LORETA - Vokaalteoste eestikeelsete tõlgete andmebaas
Andmebaas sisaldab järgmisi teoseid: ooperid, oratooriumid, kantaadid, laulud ja liturgilised žanrid. Andmebaasi täiendatakse jätkuvalt uute teoste tõlgetega.

Tõlked pärinevad erinevatest allikatest ja on tehtud erineva eesmärgiga. Enamik tõlkeid ei ole mõeldud laulmiseks. EMTA raamatukogu ei ole tõlkeid sisuliselt toimetanud.

Andmebaasi koostajad on püüdnud saada ühendust kõikide tõlkijatega, kuid kahjuks pole see kõikidel juhtudel õnnestunud. Pretensioonide korral palume võtta ühendust tagasiside vormi kaudu.

Kõik andmebaasis toodud tõlked on mõeldud õppeotstarbeliseks kasutamiseks. Muudel juhtudel palume võtta ühendust tõlkijaga.

Head kasutamist!
  OTSING   AUTORID   LAULUD, AARIAD   SUURVORMID   TÕLKIJAD   SAADA TAGASISIDE

La serva padrona
Teenija-käskijanna
eelmine järgmine


Muusika autor Giovanni Battista Pergolesi
Sõnade autor Gennaro Antonio Federico

UBERTO
Aspettare e non venire,
stare a letto e non dormire,
ben servire e non gradire,
son tre cose da morire.

















Recitativo

Questa è per me disgrazia;
son tre ore che aspetto, e la mia serva
portarmi il cioccolatte non fa grazia,
ed io d'uscire ho fretta.

O flemma benedetta! Or sì, che vedo
che per esser sì buono con costei,
la causa son di tutti i mali miei.

(chiama Serpina vicino alla scena)

Serpina... Vien domani.
(a Vespone)
E tu altro che fai?
A che quieto ne stai come un balocco?
(Vespone cerca scusarsi)
Come? che dici? eh sciocco! Vanne, rompiti
presto il collo. Sollecita;
vedi che fa.

(Vespone va dentro)

Gran fatto! Io m'ho cresciuta
questa serva piccina.
L'ho fatta di carezze, l'ho tenuta
come mia figlia fosse! Or ella ha preso
perciò tanta arroganza,
fatta è sì superbona,
che alfin di serva diverrà padrona.
Ma bisogna risolvermi in buon'ora...
e quest'altro babbion ci è morto ancora.


SERPINA
L'hai finita? Ho bisogno che tu mi sgridi?
E pure? Io non sto comoda, ti dissi.

UBERTO
Brava!

SERPINA (a Vespone)
E torna! Se il padrone
ha fretta, non l'ho io, il sai?

UBERTO
Bravissima!

SERPINA (a Vespone)
Di nuovo! Oh tu da senno
vai stuzzicando la pazienza mia,
e vuoi che un par di schiaffi alfin ti dia.
(batte Vespone)

UBERTO
Olà, dove si sta?
Olà, Serpina! Non ti vuoi fermare?

SERPINA
Lasciatemi insegnare
la creanza a quel birbo.

UBERTO
Ma in presenza del padrone?

SERPINA
Adunque
perch'io son serva, ho da esser sopraffatta.
Ho da essere maltrattata? No signore,
voglio esser rispettata,
voglio esser riverita come fossi
padrona, arcipadrona, padronissima.

UBERTO
Che diavol ha vossignoria illustrissima?
Sentiam, che fu?

SERPINA
Cotesto impertinente...

UBERTO (a Vespone)
(accennando) Queto tu...

SERPINA
Venne a me...

UBERTO
Queto, t'ho detto...

SERPINA
E con modi sì impropri...

UBERTO (a Vespone)
Queto, queto... Che sii tu maledetto.

SERPINA
Ma me la pagherai.

UBERTO
Io costui t'inviai...

SERPINA
Ed a che fare?

UBERTO
A che far? Non ti ho chiesto
il cioccolatte, io?

SERPINA
Ben, e per questo?

UBERTO
E m'ha da uscir l'anima aspettando
che mi si porti?

SERPINA
E quando voi prenderlo dovete?

UBERTO
Adesso. Quando?

SERPINA
E vi par ora questa? È tempo ormai
di dover desinare.

UBERTO
Adunque?

SERPINA
Adunque?
Io già no 'l preparai
voi di men ne farete,
padron mio bello, e ve ne cheterete.

UBERTO
Vespone, ora che ho preso
il cioccolatte già dimmi:
"Buon pro vi faccia e sanità."
(Vespone ride)

SERPINA
Di chi ride quell'asino?

UBERTO
Di me, che ho più flemma d'una bestia.
Ma bestia non sarò,
più flemma non avrò,
il giogo scuoterò,
e quel che non ho fatto alfin farò!

2. ARIA

UBERTO
(a Serpina)
Sempre in contrasti con te si sta;
e qua e là,
e su e giù e sì e no.
Or questo basti,
finir si può.



(a Vespone)
Ma che ti pare?
Ho io a crepare?
Signor mio, no.
(a Serpina)
Sempre in contrasti con te si sta;
e qua e là,
e su e giù e sì e no.
Or questo basti,
finir si può.
(a Vespone)
Ma che ti pare?
Ho io a crepare?
Signor mio, no.

(a Serpina)
Però dovrai
per sempre piangere
la tua disgrazia,
e allor dirai
che ben ti sta.
(a Vespone)
Che dici tu?
Non è così?
Ma così va!


Recitativo

SERPINA
In somma delle somme per attendere
al vostro bene io mal ne ho da ricevere?

UBERTO
(a Vespone)
Poveretta! la senti?

SERPINA
Per aver di voi cura, io, sventurata,
debbo esser maltrattata?

UBERTO
Ma questo non va bene.

SERPINA
Burlate, sì!

UBERTO
Ma questo non conviene.

SERPINA
E pur qualche rimorso aver dovreste
di farmi e dirmi ciò che dite e fate.

UBERTO
Così è, da dottoressa voi parlate.

SERPINA
Voi mi state sui scherzi, ed io m'arrabbio.

UBERTO
Non v'arrabbiate, capperi.
(a Vespone)
Ha ragione.
Tu non sai che ti dir? Va' dentro, prendimi
il cappello, la spada ed il bastone,
ché voglio uscir.

SERPINA
Mirate.
Non ne fate una buona, e poi Serpina
è di poco giudizio.

UBERTO
Ma lei
che diavolo vuol mai dai fatti miei?

SERPINA
Non vo' che usciate adesso,
gli è mezzodì. Dove volete andare?
Andatevi a spogliare.

UBERTO
E il gran malanno
che mi faresti...

SERPINA
Oibò, non occorre altro.
Io vo' così, non uscirete, io l'uscio
a chiave chiuderò.

UBERTO
Ma parmi questa
massima impertinenza.

SERPINA
Eh sì, suonate.

UBERTO
Serpina, il sai, che rotta m'hai la testa?


3. ARIA

SERPINA
Stizzoso, mio stizzoso
voi fate il borioso,
ma non vi può giovare.
Bisogna al mio divieto
star cheto, e non parlare.
Serpina vuol così.
...

Cred'io che m'intendete,
dacché mi conoscete
son molti e molti dì.



Recitativo

UBERTO
Benissimo.
(a Vespone)
Hai tu inteso? Ora al suo loco
ogni cosa porrà vossignoria,
ché la padrona mia vuol ch'io non esca.

SERPINA
Così va bene.
(a Vespone)
Andate, e non v'incresca...
(Vespone vuol partire e poi si ferma)
Tu ti fermi? Tu guardi?
Ti meravigli, e che vuol dir?

UBERTO
Sì, fermati,
guardami, meravigliati,
fammi de' scherni, chiamami asinone,
dammi anche un mascellone,
ch'io cheto mi starò,
anzi la man allor ti bacerò...
(bacia la mano a Vespone)

SERPINA
Che fa... che fate?

UBERTO
Scostati, malvagia.
Vattene, insolentaccia. In ogni conto
vo' finirla. Vespone,
in questo punto trovami una moglie,
e sia anche un'arpia, a suo dispetto
io mi voglio casare.
Così non dovrò stare
a questa manigolda più soggetto.

SERPINA
Oh! qui vi cade l'asino!

Casatevi,
che fate ben; l'approvo.

UBERTO
L'approvate?
Manco mal, l'approvò.
Dunque io mi caserò.

SERPINA
E prenderete me?

UBERTO
Te?

SERPINA
Certo.

UBERTO
Affé!

SERPINA
Affé.

UBERTO
Io non so chi mi tien...
(a Vespone)
Dammi il bastone...
tanto ardir!

SERPINA
Oh! voi far e dir potrete
che null'altra che me sposar dovrete.

UBERTO
Vattene figlia mia.

SERPINA
Voleste dir mia sposa.

UBERTO
O stelle! o sorte!
Oh! Questa è per me morte.

SERPINA
O morte o vita,
così esser dée: l'ho fisso già in pensiero.

UBERTO
Questo è un altro diavolo più nero.


4. Duetto

SERPINA
Lo conosco a quegli occhietti
furbi, ladri, malignetti,
che, sebben voi dite no,
pur m'accennano di sì.


UBERTO
Signorina, v'ingannate.
Troppo in alto voi volate,
gli occhi ed io dicon no,
ed è un sogno questo, sì.


SERPINA
Ma perché? Non son grazïosa
non son bella e spiritosa?
Su, mirate, leggiadria,
ve' che brio, che maestà.

UBERTO
(Ah! costei mi va tentando;
quanto va che me la fa.)

SERPINA
(Ei mi par che va calando.)

Via, signore.

UBERTO
Eh! vanne via.

SERPINA
Risolvete.

UBERTO
Eh! Matta sei.

SERPINA
Son per voi gli affetti miei
e dovrete sposar me.

UBERTO
(Oh che imbroglio egli è per me!)





















































INTERMEZZO SECONDO
(Camera. Serpina e Vespone in abito da soldato, poi Uberto
vestito per uscire)

Recitativo

SERPINA
Or che fatto ti sei
dalla mia parte,
usa, Vespone, ogn'arte:
se l'inganno ha il suo effetto,
se del padrone io giungo
ad esser sposa,
tu da me chiedi, e avrai,
di casa tu sarai
il secondo padrone,
io tel prometto.

UBERTO
Io crederei,
che la mia serva adesso,
anzi, per meglio dir,
la mia padrona,
d'uscir di casa
mi darà il permesso.

SERPINA
Ecco, guardate:
senza la mia licenza
pur si volle vestir.

UBERTO
Or sì. che al sommo
giunta è sua impertinenza.
Temeraria!
E di nozze richiedermi ebbe ardir.

SERPINA
(a Vespone)
T'asconderai per ora
in quella stanza
e a suo tempo uscirai.

UBERTO
O qui sta ella.
Facciam nostro dover.

Posso o non posso?
Vuole o non vuol
la mia padrona bella?...

SERPINA
Eh, signor,
già per me è finito il gioco,
e più tedio fra poco
per me non sentirà.

UBERTO
Cred'io che no.

SERPINA
Prenderà moglie già.

UBERTO
Cred'io che sì, ma non prenderò te.

SERPINA
Cred'io che no.

UBERTO
Oh! affatto cosi è.

SERPINA
Cred'io che sì:
Fa d'uopo ancor ch'io pensi a' casi miei.

UBERTO
Pensaci, far lo dei.

SERPINA
Io ci ho pensato.

UBERTO
E ben?

SERPINA
Per me un marito io m'ho trovato.

UBERTO
Buon pro vi faccia.
E lo trovaste a un tratto
così già detto e fatto?

SERPINA
Più in un'ora
venir suol che in cent'anni.

UBERTO
Alla buon'ora!
Posso saper chi egli è?

SERPINA
Lun militare.

UBERTO
Ottimo affè. Come si chiamare?

SERPINA
Il capitan Tempesta.

UBERTO
Oh! brutto nome.

SERPINA
E al nome sono i fatti corrispondenti.
Egli è poco flemmatico.

UBERTO
Male.

SERPINA
Anzi è lunatico.

UBERTO
Peggio.

SERPINA
Va presto in collera.

UBERTO
Pessimo.

SERPINA
E quando poi è incollerito,
fa ruina, scompigli,
fracassi, un via, via.

UBERTO
Ci anderà mal la vostra signoria.

SERPINA
Perché?

UBERTO
Slei così
schiribizzosa meco,
ed è serva: ora pensa
con lui essendo sposa.
Senza dubbio
il capitan Tempesta
in collera anderà
e lei di bastonate
una tempesta avrà.

SERPINA
A questo poi Serpina penserà.

UBERTO
Me ne dispiacerebbe;
alfin del bene io ti volli,
e tu 'l sai.

SERPINA
Tanto obbligata.
Intanto attenda a conservarsi,
goda colla sua sposa amata,
e di Serpina non si scordi affatto.

UBERTO
A te perdoni il ciel:
l'esser tu troppo boriosa
venir mi fe' a tal atto.

5. Aria

SERPINA
A Serpina penserete qualche volta,
e qualche dì e direte:
Ah! poverina,
cara un tempo ella mi fu.
(fra se)
Ei mi par che già pian piano
S'incomincia a intenerir.











(a Uberto)
S'io poi fui impertinente,
mi perdoni: malamente
mi guidai: lo vedo, sì.
(fra se)
Ei mi stringe per la mano,
Meglio il fatto non può gir.


Recitativo

UBERTO
(fra se)
Ah! quanto mi sa male
di tal risoluzione,
ma n'ho colpa io.

SERPINA
(fra se)
Di' pur fra te che vuoi che ha da
riuscir la cosa a modo mio.

UBERTO
Orsù, non dubitare,
che di te mai
non mi saprò scordare.

SERPINA
Vuol vedere il mio sposo?

UBERTO
Sì, l'avrei caro.

SERPINA
Io manderò per lui.
Giù in strada ei si trattien.

UBERTO
Va'.

SERPINA
Con licenza.
(Serpina parte)

UBERTO
Or indovina chi sarà costui!
Forse la penitenza
farà così di quanto
ella ha fatto al padrone.
Sver,
come mi dice, un tal marito,
la terrà fra
la terra ed il bastone.
Ah! Poveretta lei!

6. Recitativo

UBERTO
Per altro io penserei...
Ma... Ella è serva...
Ma... il primo non saresti...
Dunque, la sposeresti?...
Basta... Eh no, no, non sia.
Su, pensieri ribaldi
andate via.
Piano, io me l'ho allevata:
So poi com'ella è nata...
Eh! che sei matto!
Piano di grazia...
Eh... non pensarci affatto...
Ma... Io ci ho passione,
E pur... Quella meschina...
Eh torna... Oh Dio!...
Eh, siam da capo...
Oh! che confusione.

7. Aria

Son imbrogliato io già;


ho un certo che nel core
che dir per me non so
samore, o spietà.


Sento un che, poi mi dice:
Uberto, pensa a te.








Io sto fra il sì e il no
fra il voglio
e fra il non voglio,
e sempre più m'imbroglio.
Ah! misero, infelice,
che mai sarà di me!

(Entra Serpina con Vespone
in abito come sopra)


Recitativo

SERPINA
Favorisca, signor... passi.

UBERTO
Padrona.
È questi?

SERPINA
Questi è desso.

UBERTO
(para si)
Oh brutta cera!
Veramente ha
una faccia tempestosa.
(a Vespone)
E così,
caro il capitan Tempesta,
si sposerà già questa mia ragazza?
O ben ngià contento...
(Vespone accenna di sì)
O ben,
non vi ha difficoltà?
(Vespone come sopra)
O ben... Egli mi pare
Che abbia poche parole.

SERPINA
Anzi pochissime.
(a Vespone)
Vuole me?
(ad Uberto)
Con permissione.

UBERTO
(fra se)
E in braccio a quel brutto
nibbiaccio deve andar
quella bella colombina?

SERPINA
Sapete cosa ha detto?

UBERTO
Di' Serpina.

SERPINA
Che vuole che mi diate la dote mia.

UBERTO
La dote tua? Che dote!
Sei matta?

SERPINA
Non gridate,
ch'egli in furia darà.

UBERTO
Può dar in furia
più d'Orlando Furioso.
che a me punto non preme.

SERPINA
Oh! Dio!
(Vespone finge di andare in collera)
Vedete pur ch'egli già freme.

UBERTO
(a Serpina)
Oh! che guai! Va là tu,
(fra se)
Statti a vedere
che costui mi farà...
(a Serpina)
Ben, cosa dice?

SERPINA
Che vuole almeno
quattromila scudi.

UBERTO
Canchero! Oh!
questa è bella!
Vuole una bagattella!
Ah! padron mio...
(Vespone vuol mettere mano allo spada)
Non signore... Serpina...
Che mal abbia. Vespone
Dove sei?

SERPINA
Ma, padrone
il vostro male andate voi cercando.

UBERTO
Senti un po'.
Con costui hai tu concluso?

SERPINA
Io ho concluso
e non concluso.
Adesso...
(finge di parlare con Vespone)

UBERTO
(fra se)
Statti a veder,
che questo maledetto
capitano farà precipitarmi.

SERPINA
Egli ha detto...

UBERTO
Che cosa ha detto?
(fra se)
Ei parla per interprete.

SERPINA
Che, o mi date la dote
di quattromila scudi,
o non mi sposerà.

UBERTO
Ha detto?

SERPINA
Ha detto.

UBERTO
E se egli non ti sposa
a me ch'importa?

SERPINA
Ma che mi avrete a sposar voi.

UBERTO
Ha detto?

SERPINA
Ha detto,
o che altrimenti,
in pezzi vi farà.

UBERTO
Oh! Questo non l'ha detto!

SERPINA
E lo vedrà.

UBERTO
L'ha detto... Si, signora.
(Vespone fa cenno di minacciare Uberto)
Eh! non s'incomodi,
che giacché per me vuol
così il destino...
or io la sposerò.

SERPINA
Mi dia la destra in sua presenza.

UBERTO
Sì.

SERPINA
Viva il padrone.

UBERTO
Va ben così?

SERPINA
E viva ancor Vespone.
(Vespone si leva i mustacchi)

UBERTO

Ah! ribaldo! tu sei?

E tal inganno...
Lasciami...

SERPINA
E non occorre più strepitar.
Ti son già sposa, il sai.

UBERTO
È ver, fatta me l'hai:
ti venne buona.

SERPINA
E di serva divenni io già padrona.


8. Duetto

SERPINA
Contento tu sarai,
avrai amor per me?


UBERTO
So che contento è il core
e amore avrò per te.


SERPINA
Di pur la verità.

UBERTO
Questla verità.

SERPINA
Oh Dio! mi par che no.

UBERTO
Non dubitar, oibò!

SERPINA
Oh sposo grazioso!

UBERTO
Diletta mia sposetta!...

SERPINA
Così mi fai goder.
UBERTO
Sol tu mi fai goder.

SERPINA
Contento tu sarai?

UBERTO
Sarò!

SERPINA
Avrai amor per me?

UBERTO
Avrò!

SERPINA
Per me?

UBERTO
Per te.

SERPINA
Di' pur la verità!

UBERTO
Questa, questla verità!

SERPINA
Oh, Dio!

SERPINA
Così mi fai goder.
UBERTO
Sol tu mi fai goder.

FINE
UBERTO
Muudkui oota, jah, nii kui ärkad,
aina oota ja iga hommik
aina oota, ei ole jälle
sööki-jooki niipea loota.

Meeldib mulle, õudsalt meeldib
voodist tulles serveerituna näha
kauneid singirulle,
kaetud lauda, lillevaase, õlleklaase!

Aga oota, muudkui oota,
kuni viimaks tuleb keegi,
kes mul ette kannab söögi,
ainult oota, ainult oota,
pole sööki-jooki loota.

Jah nii, nii võib surra, surra, surra,
nii võib surra,
kui vaid ootad!


RETSITATIIV

Kurat neid teenreid võtku!
Iga päev sama lugu - ei ole keegi
mu voodi kõrval ootamas kui ärkan
ja söök on serveerimata!

Ah, leebe olen liialt! Ma peaksin teadma,
et mu teenrid mind kasutavad ära;
kuid jalamaid ma loodrid võtan ette!



Serpina! Küll on laiskvorst!
(Vesponele)
Ja kus hulkusid sina?
Mis vahid mulle otsa nagu eesel?
(Vespone püüab vabandada)
Vasta! Noh vasta!
Ei, ära ütle mitte ühtegi sõna,
jää parem vait, tee et sa kaod!



Oo õudust, on ju Serpina
olnud mulle kui tütar.
Ma olen ikka täitnud kõik ta soovid,
kui totrad need ka polnud, kuid talle on
sellest ilmselt ikka vähe.
Ta on täitmatu ja ülbe,
peab ennast üleval kui nõudlik proua.
Tuleb liistule tõmmata see piiga,
olen leebe ma tõesti olnud liiga!


SERPINA (Vesponele)
Mulle aitab! Sellist kohtlemist ma ei talu!
Kas kuulsid? Sa mine õige hästi pikalt!

UBERTO
Braavo!

SERPINA (Vesponele)
Said aru: mind ei huvita,
et tal on kiire, on selge?

UBERTO
Braavo-braavo!

SERPINA (Vesponele)
Pea meeles: mul on ka
tundeelul ja kannatusel mingid piirid!
Ma hoiatan sind, idiootlik tobu!
(lööb Vesponet)

UBERTO
Ohhoo, kui lahke toon!
Mis on Serpina, oled jälle mossis?

SERPINA
Ta käperdada üritas mind
jõhkralt just praegu!

UBERTO
Jäta lollused ja kuula!

SERPINA
Ja muuseas,
ka teie teadke - olen tüdinenud sõimust,
ma ei kavatse teid kuulda, ei mu härra!
Ma resoluutselt nõuan,
et hakkaksite austama mind nagu
daami, suurilmadaami kohe jalamaid!

UBERTO
Mis kurat see siis veel tähendama äkki peab?
Nii suur kapriis?

SERPINA
Te häbematu lurjus!

UBERTO (Vesponele)
Ole vait!

SERPINA
Ole vait!

UBERTO (Vesponele)
Vakka, sa saatan!

SERPINA
Ta mind hirmsal kombel solvas...

UBERTO
Jää kord vait, sina tänamatu tolvan!

SERPINA
Nüüd karistage teda!

UBERTO
Sinu juurde ta saatsin...

SERPINA
Ah nii, või teie?

UBERTO
Mina jah, et sa tooksid
hommikuse eine.

SERPINA
Mis? Ainult selleks?

UBERTO
Noh, sinu poolest võiksin ma kasvõi
siinsamas nälga surra?

SERPINA
Ja millal siis eine tuleb tuua?

UBERTO
Või millal? Praegu!

SERPINA
Pole aega mul praegu, on vaja minna
mul tellima lõunat.

UBERTO
Mis sellest?

SERPINA
Mis sellest?
Ei kavatse ma teha
teile kolm korda päevas
ja mitut sööki, mis annan, seda sööte!

UBERTO
Vespone, ütle,
kas panid sina nahka kõik?
Ütle, kas sulle hästi maitses see?
(Vespone naerab)

SERPINA
Mida naerab see idioot?

UBERTO
Eks mind, kes ma lambana näin talle,
kuid lammas pole ma,
sa näha seda saad,
see kes näib lambapea,
võib olla ka kui hunt, te näete pea!

2. AARIA

UBERTO
(Serpinale)
Sa ülbe piiga, viid hauda mind;
end valmis sea
ja kuula mind:
miks jonni täis
sa oled liiga?
Kuid nüüd sa tea,
end muutma pead,
et saada heaks!
(Vesponele)
Mis sina muigad, ah?
Mis sa siin naerad, ah?
Mis teeb sul nalja?
(Serpinale)
Vaiki, jonnakas piiga!
Viid hauda mind!
Viid hauda mind,
kuid tea mu neid,
viid hauda mind!
(Vesponele)
Ah veel sa muigad, ah?
Või veelgi naerad, ah?
Mis teeb sul nalja?
Kas naerad mind?
(Serpinale)
Nüüd ainult
minu sõna kuulad sa
ja mulle "ei"
sa ei ütle eal,
vaid ainult "jaa".
(Vesponele)
Mis arvad sa?
Kas pole nii?
Mul vasta sa!


RETSITATIIV

SERPINA
Nüüd aru saan ma lõpuks, teid ma ilmaaegu
olen hoidnud ja hoolitsenud teie eest.

UBERTO
(Vesponele)
Oh sa vaene, või hoidnud?

SERPINA
Olen küürinud ja nühkinud viis pikka aastat
ja see on siis tänu!

UBERTO
Ah jäta oma teesklus!

SERPINA
Ma räägin tõtt.

UBERTO
Ei usu ühtki sõna!

SERPINA
Või nii! Peate mind valetajaks ka veel,
mind solvanud nii toorelt pole keegi.

UBERTO
Ole vait! Sind kohe vallandama peaksin!

SERPINA
Kas teil jätkub siis südant mind välja heita?

UBERTO
Ah, kas mul jätkub? Jätkub küll!
(Vesponele)
Kohe praegu!
Lähen välja ma nüüd ja siis, kui olen tulnud koju,
siin näha sind ei soovi!
Kas aru said?

SERPINA
Ma taipan:
tuleb kord lüüa majja - ei saa ju
meesterahvas käsutada naisi!

UBERTO
Pea suu!
Oled vallandatud siit ja otsekohe!

SERPINA
Ma aru saan te mõttest -
teil on vist plaan: saades must lõpuks lahti,
on kosja minna mahti.

UBERTO
Saatana plika!
Kuidas sa julged?

SERPINA
Ma julgen veel enama teha -
see on te uks ja siin on võti -
teid välja ei lase täna siit!

UBERTO
Sa neetud naine,
kirutud ussisugu!

SERPINA (endamisi)
Lõuga, kui tahad!

UBERTO
Serpina, sa kohe see võti anna siia!


3. AARIA

SERPINA
Mu iseloomu teate,
te koju jääma peate.
Ja siit välja te nüüd ei astu
ja üsna vaikselt olge,
ei sõna vastu!
Serpina soovib nii.

Teil jonnida ei tasu,
maksa teha kära,
sest lärmist pole kasu,
see rikub närvid ära.
Vait! Piano!


RETSITATIIV

UBERTO
Küll vahutab!
(Vesponele)
Kas sa kuulsid? Käitub kui
mingi proua ta juba siin! Ah olgu peale!
Minna on juba hilja, jään täna koju.

SERPINA
Nonii! See juba läheb!
(Vesponele)
Ja sina võid lasta jalga!

Mis sa ootad? Kas kuulsid?
Mis vahid siin veel ammulisui?

UBERTO
Jah, vaata mind,
vaadake eeslit,
keda proua ümber sõrme mässida siin püüab,
kelle mõnitusi kuulab
ja seisab kõrvad maas,
teenrina valmis suudlema su kätt.


SERPINA
Mis see veel olgu?

UBERTO
Naljadel on piirid,
silmapilk lase jalga, sest nüüd
on lõppenud komöödia! Vespone,
sul tuleb leida praegu mulle silmapilkselt naine,
sa otsekohe mine ja mõni lonkav
vanamoor kinni püüa
või veelgi parem, haisev
ja ajudeta vinniline draakon.

SERPINA (endamisi)
Ah see on juba mehejutt!
(Ubertole)
Ma õnnitlen!
Kui hea idee! Perfektne!

UBERTO
Geniaalne!
Olgu nii! Minust saab
nüüd abielumees!

SERPINA
Te kosite siis mind?

UBERTO
Sind?

SERPINA
Kallis?

UBERTO
Mis nüüd?

SERPINA
Mu arm!

UBERTO
Oled purjus või hull?
(Vesponele)
Kütan kuumaks su selja!
Kus on piits?

SERPINA
Oo, kes armastab, see peksab!
On pikantne te stiil! Ma olen valmis!

UBERTO
Aitab nüüd, neetud plika!

SERPINA
Te öelge "pruut", mu sangar!

UBERTO
No kurat ja põrgu!
Sa lämmatad mu ära!

SERPINA
Mu Romeo, kallis,
ma olen nõus! Meid ootab pulmavoodi.

UBERTO
Milleks üldse küll see naistesugu loodi?


4. DUETT

SERPINA
Minu kaasa, minu särasilmne taadikene väike,
kaunis, armas, kallis nagu päike!
Kuigi ütled mulle "ei",
loen su silmist välja "ja"!
On su huulil kindel "jaa"?

UBERTO
Kena neiu, sinu tembud sind ei aita!
Iial minu käed su pead ei paita
ja mu vastuseks on "ei",
"ei" mitte mingil kombel "ja",
ära loodagi, et "jaa"

SERPINA
Arvad nii? Mul on kaunid silmad,
te olla neist ei soovi ilma!
Mu figuur on ideaalne
ja mu nina ja huuled ja kulmukaar...

UBERTO (endamisi)
Kulmukaar on üsna kobe,
seda tõesti öelda saab...

SERPINA (endamisi)
Juba sulab vana tobe!
(Ubertole)
Vaata siia!

UBERTO
Mitte iial!

SERPINA
Kallis papi!

UBERTO
Ei, appi-appi!

SERPINA
Minu tulevane kaasa,
minu kullakallis mees!

UBERTO (endamisi)
Oh ma vaene mees!

SERPINA
Minu särasilmne papi väike,
kaunis, armas, kallis päike!

UBERTO
Ole vakka, ära hulla,
sa ei saa mind!

SERPINA
Ei-ei-ei,
kuigi tundud sa julm,
kordad mulle muudkui "ei",
sinu huulil kindel "jaa"!

UBERTO
Sa ei saa mind!

SERPINA
Arvad nii?
Vaata mu kaela, puusi
ja büsti, sääri ja huuli!

UBERTO
Säärejooks on üsna kobe!

SERPINA
(endamisi)
Oh sa vana tobe!
(Ubertole)
Minu juuksed ja õlad ja silmapaar!

UBERTO
(endamisi)
Tema silmadepaar on kui kaunis muusika

SERPINA
Vaata siia!

SERPINA
Maksimaalne, kapitaalne, seksuaalne!

UBERTO
la-la-la

SERPINA
Gratsioosne ja pompoosne

UBERTO
Taevas aita!



II INTERMETSO



RETSITATIIV

SERPINA
Kui sa kuulad mu sõna,
täidad käske, saad,
mida ainult tahad!
Kui sa aitad mu
vana eesliga paari,
siis tasun sulle heldelt kõik,
mis sa nõuad ja soovid!
Ka kummalisi soove
võin ma arvesse võtta,
sa mind ju tunned.

UBERTO (endamisi)
Põrgulik plika,
ei taha uksest lasta välja,
ma nagu narr,
kes istub kongis
ja tantsib
naisterahva pilli järgi.

SERPINA (endamisi)
Ma kordan:
ilma minu loata
te küll ei lahku siit!

UBERTO (endamisi)
Ma oma majast
ei või lahkuda kui tahan?
Idiootsus!
Naiste asjad on lapsed, põll ja pliit!

SERPINA
(Vesponele)
Sa mine välja,
ukse taga oota!
Kui on tarvis, ma kutsun.

UBERTO (endamisi)
Nüüd läheb lahti!
Eks näis, kes kangem on.
(Serpinale)
Võti! või saad kolki!
Võtit palun teilt,
mu imekaunis proua!

SERPINA
Olge hea!
Pole õigust hoida kinni
teie suursugust kõrgust,
te minna võite siit.

UBERTO
Ma tänan teid!

SERPINA
Mis te nüüd! Olge hea!

UBERTO
Te öelge mul, millest muutus te meel?

SERPINA
Ei tea, kas võin?

UBERTO
Oo, miks mitte, võite küll!

SERPINA
Noh, olgu nii.
Te enda ees näete õnnelikku pruuti.

UBERTO
Ah, jäta! Olen tüdind!

SERPINA
Jumal, mitte teile!

UBERTO
Või nii?

SERPINA
Mind kosib ehtne, tõeline mees.

UBERTO
Ma soovin õnne!
Sul aega võttis vähe,
et panna päitsed pähe.

SERPINA
Oh, see käib kähku,
kui üks neiut hindab.

UBERTO
Kas tohin teada,
kes on see supermees?

SERPINA
Alampolkovnik.

UBERTO
Ja kuidas on ta nimi?

SERPINA
Alampolkovnik Suurtükk.

UBERTO
Totter ja nõme!

SERPINA
Palun olge veidi viisakam, armas härra!
Minu peigmees on riiakas.

UBERTO
Mõtleks!

SERPINA
Armastab kakelda!

UBERTO
Hirmus!

SERPINA
Ta valdab ka karateed.

UBERTO
Oi kui julm!

SERPINA
Ja ohvreid julmalt enne piinab,
raiub tükkideks, keedab
ja tükid vardasse ajab.

UBERTO
Aga kas ta üldse kedagi ei karda?

SERPINA
Oo ei!

UBERTO
Su mõrtsukas
on vihane ja tige
ja kapriisne, teeb sullegi
kogemata kurja.
On kole
mõeldagi selle peale,
kui sind äkki lööb,
siis julmalt piinab,
lõpuks ära ka veel sööb!

SERPINA
Kuid ega siis Serpina araks löö!

UBERTO
Ma siiski olen mures,
sest halba sulle ma ei soovi,
mitte iial!

SERPINA
Ah, palju tänu!
Ma loodan, et abielu
tuleb õnnelik, muretu ja lasterohke,
ma oma mehele võin selles loota.

UBERTO
Lahkuda sust on kurb!
Tuleb jääda mul ihuüksi,
ei enam keegi oota.

5. AARIA

SERPINA
Serpinast hästi mõelge,
kui on külmad ja pikad ööd
ja siis öelge: oh, mina vaene!
Kallis, miks hoida ei suutnud sind
(endamisi)
Mees on peagi nutu äärel,
pisaraid ei hoida saa!
Ikka, ikka nii,
ikka lõpuni!
Kuni olen proua ma.
(Ubertole)
Te Serpinast hästi mõelge,
endal öelge, oh mina vaene,
vaene jäetud, murtud eesel!
Kallis, miks hoida ei suutnud sind.
(endamisi)
Nalja mulle teeb tobe vanamees,
peagi põlvitab mu ees.

Olin julm ja halb te vastu,
palun andeks!
Olin karm ja tulvil õelust, see piinab nii.
(endamisi)
Selge see, et üsna peagi
kamandan ma ise siin.


RETSITATIIV

UBERTO
(endamisi)
Ah, kuidas mind su
siirus ja alandlikkus piinab,
oled nõnda kaame.

SERPINA
(endamisi)
Va tohletanud kõbi,
kohe rohkem naerda sinu üle saame.

UBERTO (endamisi)
Hea küll, nüüd tuleb
nääklused ära unustada
ja ka riiud.

SERPINA
Minu peigmees mind ootab.

UBERTO
Kas teda näen ma?

SERPINA
Kutsuda võin ta siia,
kuid hoiatasin teid.

UBERTO
Tean!

SERPINA
Kutsun sisse.


UBERTO
Noh kohe näeme seda superisast!
On ta ka nõnda hirmus
ja nõnda julm. Teen näo,
et ei põrmugi karda;
Serpinast
on mul kahju, et tema meheks
saab see jõhker
ja labane gorilla!
Ah mu vaene!

6. RETSITATIIV

UBERTO
Kui aga hoopis ma ise...
saan talle meheks...
See oleks geniaalne,
tore ja sensuaalne...
Aitab! Iial ei saa panna
ühte patta üht härrat
ja teenijannat!
Siiski mõeldes, et mu piiga
peab kannatama liiga,
ei, see on lollus!
Kui aga mõelda
armsa Serpina peale
võib-olla ihkab ta just mind...
Loobub ehk teisest
ja taltub...
Oh, taas kõik otsast peale,
oo - ma ennast vihkan!

7. AARIA

Mis peaksin tegema nüüd ma,
et päästa kurja küüsist ta,
ma aru isegi ei saa!
Mul endal aimu pole,
kas sisse võetud taas,
kas taas ma olen?
Ei aru saa!

Ma kuulen, kus ta lausub
nii vaikselt mu kõrva:
Uberto, sa mu arm!

Ma tunnen, et mu veri nii kuumalt soontes keeb
ja taas mind nooreks poisiks teeb!
Jah see, jah see, on ime!
Kuid ma ei tea, mis teen,
kas arm on see.

On vastus kindel "ei",
muud väljapääsu pole,
on lahkumine kole,
kuid mul teha muud ei ole.
Ma mahajäetud olen!
On hirmus saatus see,
mis ootab mind nüüd ees!




RETSITATIIV

SERPINA (Vesponele)
Olge hea.. siia!

UBERTO
Mu jumal,
kas see või?

SERPINA
Igatahes.

UBERTO
(endamisi)
No on alles kuju!
Tahaks loota,
et hea on tema tuju.
(Vesponele)
Mul on
au kohata teid, härra Suurtükk,
te soovite siis naisemeheks saada?
Või nii.. te nõu on kindel?

Või nii,
ja nõus on ka teie pruut?

Või nii? (Serpinale)
Tundub et jutumees ta küll ei ole.

SERPINA
See pole tähtiski.
(Vesponele)
Mis on?
(Ubertole)
Te loaga mu härra.

UBERTO
(endamisi)
Kuis taoline värdjalik suli
mu Serpinale
üldse pähe tuli?

SERPINA
Kas tõlgin mis ta ütles?

UBERTO
Jah, kui oskad.

SERPINA
Ta küsib, kus on rikkalik kaasavara.

UBERTO
No see veel puudus! Mis vara?
Ta hull on!

SERPINA
Olge vakka,
muidu kurjaks ta saab!

UBERTO
Võib kasvõi saagida
mind pooleks ja tappa,
mitte pennigi raha!

SERPINA
Oo taevas!

Teid kohe lööb armutult maha

UBERTO
(Serpinale)
Käigu põrgu! Jalamaid!
(endamisi)
Võib-olla tingides
ma alla saan
(Serpinale)
Mis ta siis nõuab?

SERPINA
Oh, vaid valuutas
nelisada tonni.

UBERTO
Metslane!
Ah valutsi!
Ta mingu õige metsa!
Kuulge mu härra!

Ainult rahu, Serpina!
Tule appi! Vespone!
Ruttu siia!

SERPINA
Olge vapper!
Ma luban tuua te haua peale lilli.

UBERTO
Tänan sind...
Kas ta hakkab peksma ja lööma?

SERPINA
Ta sunnib mindki
kaasa sööma
Ma proovin...


UBERTO
(endamisi)
Kui jube mees!
Ma kujutleda võin, kuis
ta mind pipraga vürtsitatult õgib.

SERPINA
Ta ütles mulle...

UBERTO
Noh, mis ta ütles?
(endamisi)
Kas hakkas taimetoitlaseks?

SERPINA
Kui ei saa kohe praegu
ta kaasavara raha,
siis maha jätab mind.

UBERTO
Tõesti?

SERPINA
Just nõnda!

UBERTO
Siis laheneb kõik hästi,
see on ju tore!

SERPINA
Kuid käskis teil mind võtta naiseks!

UBERTO
Või nõnda?

SERPINA
Just nõnda!
Või muidu vardas
küpsetab ta teid.

UBERTO
Vardasse ma ei taha!

SERPINA
Mis teha siis?

UBERTO
Mu härra,

teid ma palun,
kuulge mind natuke,
kui säästate mind peksmisest ja vardast,
võin ära võtta ta!

SERPINA
Noh, selle peale käsi andke!

UBERTO
Siin!

SERPINA
Härrale tänu!

UBERTO (Vesponele)
Nii on hea?

SERPINA
Ma tänan sind, Vespone!


UBERTO
(Vesponele)
Ah, sa suli!
Või sina?
(Serpinale)
Ja mina, tola, uskusin!

SERPINA
See oli ainus võimalik samm,
et võiksin saada su naiseks.

UBERTO
Hea küll! Sa olid osav,
ma annan alla!

SERPINA
Sellest hetkest sa jäädki mu talla alla.


8. DUETT

SERPINA
Mu kaasa nüüd sa oled, sa oled
truult seisad sa mu ees,
sa oled... nüüd mu mees!

UBERTO
Naiseta mees on kole,
truult seisan ma su ees,
ma olen... nüüd su mees!

SERPINA
Nii see jääma ikka peab.

UBERTO
Jaa! Aina nii jääma peab!

SERPINA
Oo taevas! mu süütus kaob!

UBERTO
Mu armas neid, sa oled vapper!

SERPINA
Mu kallis abikaasa!

UBERTO
Mu kallis naine väike

SERPINA ja UBERTO

Saabund ongi see päev,
koos on viimaks me käed.

SERPINA
Kas oled truu sa mulle?

UBERTO
Oo jaa!

SERPINA
Ei peta sa mind eal?

UBERTO
Ei tea!

SERPINA
Ei tea?

UBERTO
Ei eal!

SERPINA
Ja kuulad ainult mind!

UBERTO
Kallis, kuulan ma ainult sind.

SERPINA
Oo taevas!...

SERPINA ja UBERTO
Nüüd saanud meist on paar!



LÕPP
Käsitsi kirjutatud tõlge noodiridade pealt.